Un aggregato di soggetti (privati, PMI, enti territoriali o autorità locali), che includono consumatori, produttori e/o “prosumer” (soggetti che sono sia produttori che consumatori) i cui punti di connessione alla rete appartengono ad uno stesso contesto territoriale (nello specifico: afferiscono alla stessa cabina BT/MT, fino alla attuazione del DLGS del 4/11/2021, c.d. “decreto RED II, o alla stessa cabina primaria, dopo l’attuazione del citato decreto RED II) e che volontariamente decidono di costituirsi in forma giuridica allo scopo di produrre e condividere energia in forma collettiva.
Il vecchio modello centralizzato (poche grandi centrali che producono il fabbisogno collettivo di energia, da trasportare fino ai consumatori) è in progressiva evoluzione verso un nuovo modello, più efficiente e sostenibile, di generazione distribuita (tante piccole produzioni , per lo più da fonti rinnovabili, vicino a dove serve, ed in rete fra loro), con il duplice obiettivo di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di avvicinare l’autonomia energetica, ai vari livelli (locale e nazionale).
L'energia è prodotta sempre più spesso vicino a dove va consumata, mediante tante unità di produzione, spesso di dimensioni medio-piccole (produzione distribuita), quasi esclusivamente mediante fonti rinnovabili (es.: fotovoltaico)
Produrre buona parte dell’energia che si consuma è un obiettivo ormai alla portata di tutti, gli apparati di stoccaggio, sempre più efficienti e meno costosi, consentono di armonizzare produzione e consumo, evitando di sprecare le eccedenze produttive causate dallo sfasamento temporale fra produzione e consumo
La condivisione delle eccedenze permette di passare dall’autoconsumo a livello di singolo utente all’autoconsumo a livello di aggregato (Autoconsumatori Collettivi, Comunità Energetiche)
Le tecnologie digitali permettono di controllare in tempo reale i dispositivi, sia di produzione che di consumo, consentendo l’attuazione di politiche di ottimizzazione mai viste prima d’ora
Dispositivi per raccogliere i dati e per controllare gli apparati di produzione e consumo
Una piattaforma studiata per la condivisione dell’energia
Un consulente che aiuta a fare le scelte giuste (dimensionare gli impianti, organizzare i membri, …)
Un soggetto con capacità tecniche e finanziarie per realizzare gli impianti e fare l’investimento
Un aggregato i cui membri producono e consumano in moto “ottimizzato”, condividendo le eccedenze produttive, i piani di consumo e produzione, gli strumenti di gestione. Per gestire al meglio un simile “ecosistema di utenza” (insieme di utenti con caratteristiche diverse: privati e/o pubblici, residenziali e/o aziende, consumatori e/o produttori, singoli e/o aggregati) non basta un singolo “service provider”: serviva un “ecosistema di offerta”. Noi abbiamo costituito il primo esempio, in Italia, di questo ecosistema: l’unico che, oggi, è in grado di coprire a 360° tutte le esigenze di un “aggregato smart”!
Si occupa dello sviluppo dell’aggregato: i nostri esperti mettono a disposizione le proprie competenze specialistiche per scegliere l’aggregato più adatto, dimensionare e progettare gli impianti di produzione, pianificare i consumi, configurare gli strumenti di gestione
Contatori e controllori intelligenti, per misurare i consumi e coordinare in modo ottimizzato produzione e consumi
Il soggetto che, nel nostro ecosistema, confeziona l’abito su misura, progettando e realizzando gli impianti (personalizzati) sulla base delle specifiche individuate dall’ECD
La piattaforma di gestione e condivisione dell’energia (prodotta e consumata). Supporta tutti i soggetti coinvolti (membri, investitori, gestori), sia in fase di sviluppo (identificazione membri ed interventi, simulazioni economico-finanziarie, scelta della organizzazione più adatta) che di realizzazione e di successiva gestione (monitoraggio e controllo impianti, raccolta dati di produzione e consumo, ottimizzazione della condivisione, ripartizione incentivi, comunicazione agli utenti)
Il soggetto che, all’occorrenza, può fare l’investimento per la realizzazione degli impianti, che può poi mettere nella disponibilità dell’aggregato a fronte del pagamento di un canone sicuramente molto inferiore ai vantaggi economici derivanti dall’utilizzo degli impianti.